Donatella Macchia, Direttore Allergologia Immunologia Clinica Firenze – Azienda USL Toscana Centro (Ospedale San Giovanni di Dio)
Le allergie respiratorie sono malattie croniche molto frequenti, interessando circa il 25% della popolazione, di cui la metà è allergica a pollini autunnali – invernali ed agli acari della polvere domestica. La prevalenza di queste malattie è influenzata dalla concentrazione pollinica, da fattori ambientali quali inquinamento e cambiamenti climatici, oltre alla predisposizione genetica del singolo.
I sintomi sono spesso giornalieri, fastidiosi e d’impatto sulla qualità della vita, come il raffreddore, la tosse, il respiro difficile ed affannoso. L’allergia è un’infiammazione che correla con la produzione errata di anticorpi, le IgE, verso antigeni ubiquitari ed innocui per la popolazione generale, denominati allergeni.
I pollini autunnali sono quelli di parietaria (l’erba che cresce sui muri vecchi) e di composite (come la camomilla ed i fiori gialli che crescono nei prati). Poi ci sono gli Acari della polvere di casa, che sono più rigogliosi in inverno e sono esseri viventi submicroscopici che si riproducono maggiormente appena si accendono i termosifoni: si nutrono della forfora umana, per cui sono presenti nei materassi, nei cuscini, nei tendaggi pesanti e nei tappeti. Da novembre-dicembre iniziano a fiorire inoltre gli alberi ad alto fusto i cui pollini persistono nell’aria sino a marzo inoltrato: sono i pollini di betulla, nocciolo e soprattutto cipresso.
Non tutti i pollini possono innescare il meccanismo allergico: ad esempio i pollini di mimosa non sono allergizzanti, poiché troppo grandi e dunque incapaci di penetrare attraverso le mucose dell’apparato respiratorio. Non viaggiano col vento e cadono a terra, però la mimosa in fiore trattiene i pollini degli altri alberi veicolandoli così all’interno dell’ambiente domestico, come un cavallo di Troia.
Dai primi sintomi, nel sospetto di allergia, il medico di famiglia può richiedere esami sierologici per la ricerca delle IgE specifiche per i pollini, gli acari ed i derivati epidermici degli animali domestici (esiste un “pannello” precostituito che include i principali aeroallergeni) ed il dosaggio delle IgE totali: questi esami sono attendibili, ciò che conta è la corretta interpretazione; per questa e per i casi più complessi e per la definizione di una terapia personalizzata, potrà richiedere poi la consulenza specialistica allergologica: l’allergologo potrà prescrivere nei casi in cui è indicata, anche la terapia vaccinica specifica.
È importante rendere consapevole il paziente di non trascurare l’infiammazione allergica, trattarla il prima possibile, con costanza, per tutto il periodo necessario: in Toscana lo specialista ospedaliero e territoriale può effettuare piani terapeutici per la gratuità dei farmaci topici nasali e per i vaccini per gli Acari ed i pollini di Graminacee.
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