Antonio Panti
Da un lato si registra un aumento dei contagi e dei ricoveri per Covid. Dall’altro si è deciso di non pubblicare più i dati giornalieri dell’epidemia per non allarmare la gente. Da un lato si accelera la campagna vaccinale. Dall’altro si minimizza il rischio: questo Governo non chiuderà mai, nessuna epidemia vincerà! Da un lato si propone il minimo delle precauzioni e niente più. Dall’altro si risponde sommessamente, nessuno se la sente di preoccupare la gente. Da un lato si chiamano i no vax in TV. Dall’altro lato si invocano gli scienziati.
Il Covid, inteso come virus, da che parte politica sta? Durante i giorni tristi della pandemia ci eravamo illusi di aver trovato un modello di convivenza tra scienza e politica. E’ vero, troppi scienziati più o meno illustri imperversavano sui mass media, troppi no vax trovavano appoggio in alcune parti politiche legate a una sorta di infantilismo complottista, è vero che la sanità ha mostrato le sue carenze, ma è anche vero che la società ha resistito e, più che altro, che i medici e tutti i professionisti della sanità hanno portato in salvo il servizio sanitario e contenuto la pandemia come e meglio di altri paese ricchi e potenti.
Durante la pandemia gli scienziati fornivano i dati disponibili, pur nella loro complessità, mentre i medici, in una sorta di network mondiale, hanno in pochissimo tempo scoperto cure efficaci, approntato il rimedio sommo, il vaccino, individuato le proposte false e dannose. I pubblici decisori ne hanno tenuto conto nelle loro scelte, nell’esercizio del loro mandato che è quello di tentare di bilanciare i diversi interessi in gioco al fine del bene comune.
Purtroppo, in questo bailamme che è la politica oggi, tra grida stentoree e sommesse opposizioni, qual è la linea del Governo? Quella che in campagna elettorale, quale ormai siamo, la lotta al covid sì va fatta, ma senza esagerare, che non debba dispiacere all’elettore? E invece, per quanto i medici vaccinino alacremente come sempre, se non si fa una grande campagna vaccinale si rischia di grosso. Non è tempo di incertezze.
Cerchiamo di vaccinare più persone possibile senza preoccuparci se le mascherine sono di destra o di sinistra.