Per coloro che sono intenzionati a partire per un viaggio internazionale, la prima cosa da fare è controllare di essere in regola con le vaccinazioni previste dal programma nazionale. A seconda della meta e del tipo di viaggio, del periodo di permanenza e delle condizioni di salute personali, sono consigliati vaccini contro patologie specifiche (come colera, epatite A, febbre gialla, meningite meningococcica, dengue). Nel valutare il rischio è fondamentale tenere in considerazione il proprio stato di salute e le proprie caratteristiche fisiche, e le infezioni presenti nella zona meta del viaggio.
In caso di viaggi all’estero, è sempre opportuno informarsi preventivamente sul tipo di assistenza sanitaria che si può ricevere nel Paese di destinazione. Il tipo di prestazione e i costi variano tra Paesi dell’Unione europea ed extraeuropei e, nel caso di questi ultimi, alcuni sistemi sanitari possono essere carenti o richiedere obbligatoriamente il possesso di un’assicurazione sanitaria privata. Se si vuole sapere che tipo di assistenza sanitaria è prevista per i cittadini italiani all’estero, basta consultare il portale del Ministero della Salute.
In questi mesi sta diffondendosi dal Sud America al Continente africano la febbre Dengue. Una malattia infettiva tropicale causata dal Dengue virus, trasmesso da zanzare della specie Aedes aegypti. Si presenta con febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare, oltre al caratteristico esantema simile a quello del morbillo.
Brasile. Alla luce del forte incremento dei casi di contagio di febbre Dengue le autorità italiane e locali rinnovano l’invito ad adottare ogni possibile precauzione per prevenire le punture di zanzara attraverso l’uso di repellenti, vestiti protettivi ed evitando aree prossime ad acque stagnanti. La maggior incidenza dei casi si registra nel Distretto Federale e negli Stati di Minas Gerais, Espirito Santo, Paraná, Goiás, Acre, Rio de Janeiro e San Paolo. Le Autorità sanitarie nazionali brasiliane raccomandano, ai viaggiatori di età superiore a 9 mesi, anche di effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla.
Messico. Anche in Messico si registra un forte incremento dei casi di contagio di febbre Dengue. Inoltre, a Città del Messico, è elevato l’inquinamento atmosferico e si raccomanda cautela a chi ha problemi cardio-circolatori e di respirazione.
Filippine. Il Dipartimento della Salute Filippino, dopo aver emanato un’allerta medica nazionale per la Dengue, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale.
Guyana francese (Africa). Dall’inizio del 2023, si registra un aumento di casi di Dengue in tutto il territorio.
Attenzione poi alla febbre gialla, detta anche tifo itteroide, è una malattia virale acuta. Nella maggior parte dei casi, i sintomi includono febbre, brividi, inappetenza, nausea, dolori muscolari e cefalea. Solitamente migliorano entro cinque giorni; tuttavia, in alcune persone si ripresentano dopo una giornata di miglioramento, con febbre, dolore addominale e danni al fegato. Ci sono alcuni stati dove il rischio è elevato.
Kazakhstan (Asia centrale). La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria. Gli stranieri soggiornanti in Kazakhstan per lunghi periodi di tempo sono tenuti ad avere con sé un certificato medico attestante la sieronegatività al test dell’Hiv.
Guinea (Africa). E’ obbligatorio il vaccino contro la febbre gialla per tutti i viaggiatori di età superiore ad un anno.
In alcuni Paesi africani va posta particolare attenzione al vaiolo delle scimmie. E’ una rara malattia infettiva virale che può manifestarsi con una sintomatologia simile a quella del vaiolo.
Repubblica democratica del Congo (Africa). Attualmente l’epidemia di Vaiolo delle Scimmie è dilagante in 23 delle 26 province del Paese, ad eccezione della Provincia di Kinshasa. Il tasso di mortalità dovuto al virus del vaiolo delle scimmie è quasi raddoppiato dall’inizio del 2024.
Casi di antrace nel sud-est asiatico. L’antrace, detta anche “carbonchio” (dal colore nero delle lesioni cutanee che si sviluppano nelle vittime di questa infezione), è un’infezione acuta causata dal batterio Bacillus anthracis. Nell’uomo si sviluppa per l’esposizione ad animali infetti, tessuti di animali infetti, inalazione di spore del batterio o ingestione di cibo contaminato da queste.
Laos (Penisola Indocinese). Si sta registrando una epidemia di antrace, nella parte meridionale del Paese: si raccomanda il consumo di carni ben cotte.
Attenzione alla difterite. E’ una malattia tossinfettiva acuta e contagiosa, provocata da ceppi tossigeni di Corynebacterium diphtheriae, un batterio Gram-positivo che infetta le vie aeree superiori. La tossina è responsabile di complicanze tipiche quali miocardite e paralisi dei nervi cranici e spinali.
Haiti (Caraibi). Si consiglia a tutti i viaggiatori di verificare il completamento del ciclo vaccinale previsto per la difterite. Sono stati segnalati casi sporadici di colera, più comune è la febbre tifoidea. Sono quindi raccomandabili le opportune vaccinazioni.
Non mancano casi di colera, soprattutto in Africa. E’ una tossinfezione dell’intestino tenue da parte di alcuni ceppi del batterio gram-negativo. Il sintomo classico è la diarrea profusa, spesso complicata con acidosi, ipokaliemia, crampi muscolari e vomito, che dura un paio di giorni. La diarrea può essere così grave che può portare in poche ore ad una grave disidratazione e squilibrio elettrolitico.
Zambia (Africa). A causa di un incremento dei casi di colera, si raccomanda ai viaggiatori nell’area di prestare attenzione ai livelli igienici, evitando il consumo di cibi non cotti, di non bere o utilizzare acqua di provenienza incerta.