“Tutelare l’ambiente significa tutelare la salute delle persone, come medici dobbiamo essere impegnati in prima persona sul fronte dell’inquinamento ambientale e dei cambiamenti climatici, che rappresentano un’emergenza per la nostra società e per la nostra salute”.
Lo ha detto Pietro Dattolo, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Firenze, durante i lavori del convegno che si è tenuto oggi a Firenze, presso Sala Meeting “Giovanni Turziani” OmCeo Firenze, dal titolo “Medico e ambiente: un impegno non più rinviabile””. Si sono confrontati pediatri, dermatologi, oncologi, docenti universitari, esperti e ricercatori di Cnr e Arpat.
“E’ approfondita la letteratura scientifica sui danni a carico dei vari organi e apparati causati dall’inquinamento e dal surriscaldamento del pianeta, soprattutto nei i paesi più poveri -sottolinea Dattolo-. L’Organizzazione mondiale della sanità, che parla di “One Health” di “una salute”, mette ai primi posti anche l’impegno dei medici nel fare educazione, prevenzione nei confronti delle istituzioni e delle nuove generazioni, che, comunque, sono impegnate più degli adulti sul fronte dei cambiamenti climatici e della difesa dell’ambiente”.
“Noi medici dobbiamo essere in prima linea, c’è un rapporto diretto tra ambiente e malattie senza dimenticare che la crisi climatica comporta una serie di disastri come quelli che in questi giorni sono tristemente saliti alla ribalta della cronaca con l’alluvione in Emilia-Romagna -spiega il presidente dei medici fiorentini-. La lotta per la tutela dell’ambiente, della biodiversità riguarda i medici direttamente e indirettamente. E’ proprio dall’acquisizione di una nuova consapevolezza scientifica sulle malattie di origine ambientale che i medici potranno svolgere un ruolo chiave di mediatori tra i cittadini e le istituzioni per arrivare ad attuare una prevenzione attraverso un cambiamento dei nostri stili di vita”.