Le donne fin dall’adolescenza sono abituate a fare screening ginecologici, gli uomini invece raramente si sottopongono a controlli andrologi. Per sensibilizzare la popolazione sulla salute maschile nelle varie fasi della vita e sull’importanza della visita medica andrologica per promuovere stili di vita corretti e per permettere la diagnosi di patologie che potrebbero determinare l’infertilità, il primo aprile si è svolta a Firenze la giornata “andro-CAREggi”, con visite gratuite e un convegno aperto al pubblico in piazza Santa Novella.
All’iniziativa, organizzata dalla SOD complessa dell’Andrologia, Endocrinologia femminile e Incongruenza di genere dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi (diretta da Linda Vignozzi) con il team della struttura ed in collaborazione con la Fratellanza militare di Firenze, hanno portato i loro saluti l’assessora al Welfare Sara Funaro, la Presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali, Mimma Dardano, la Direttrice Sanitaria dell’AOU Careggi, Maria Teresa Mechi e il presidente della Fratellanza Militare di Firenze, Giovanni Ghini.
Nell’ ambulatorio mobile sono state eseguite 96 visite dai medici specialisti andrologi della AOU Careggi.
E’ impressionante pensare alla disparità di genere che esiste riguardo alla salute genitale ed in termini di fertilità: infatti, mentre la visita ginecologica di screening è molto comune e incoraggiata dalle madri per le loro figlie adolescenti, le valutazioni di screening andrologico negli adolescenti sono veramente rare.
L’evento ha posto l’attenzione sull’impatto dello stile di vita sulla fertilità maschile, sull’impatto della genetica ed epigenetica sulla spermatogenesi, sulla infertilità maschile come segno sentinella di patologie metaboliche e cardiovascolari o patologie oncologiche come il tumore del testicolo, il tumore solido più frequente nel giovane maschio.
La frequenza stimata nella popolazione dell’infertilità di coppia è intorno al 15%, con dati preoccupanti di aumento nei prossimi anni. Tuttavia mentre la partner femminile effettua visite mediche ginecologiche fino dall’adolescenza, il maschio non viene quasi mai valutato, anche quando si presenta un problema di fertilità di coppia.
È importante pertanto diffondere la consapevolezza della necessità di un’accurata valutazione del partner maschile fin dalle prime fasi di gestione medico del problema di fertilità. Gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano che circa il 40-50% dei casi di infertilità di coppia sono dovuti a fattori maschili, che spesso non sono adeguatamente valutati e trattati. Una prima analisi delle coppie che arrivano al Centro per la Prevenzione, diagnosi e cura dell’infertilità dell’AOU Careggi mostra in modo allarmante che solo il 3% dei maschi di coppie infertili ha avuto una valutazione specialistica andrologica. Pertanto mentre le partner femminili hanno già eseguito molti esami (talvolta anche invasivi) per ricercare le cause di infertilità, il partner maschile non ha eseguito alcun accertamento ad eccezione forse dello spermiogramma, che ormai sappiamo non riflettere accuratamente la capacità riproduttiva maschile. Questa mancata valutazione riguarda ben il 97% delle coppie che arriva al Centro. In questo contesto appare quindi importante la giornata di sensibilizzazione alla visita andrologica.
L’importanza di avvicinare la sanità e prevenzione al cittadino ha portato, grazie ad una apposito accordo tra AOU Careggi e l’AUSL Toscana Centro, ad avere un andrologo che effettua visite ai giovani maschi all’interno dell’ UFC Attività consultoriali, diretta dalla dottoressa Valeria Dubini. Grazie allo stesso accordo è stato possibile aprire degli ambulatori dedicati per la coppia infertile che viene valutata simultaneamente sia dall’andrologo che del ginecologo sia nell’AUSL Toscana Centro che in AOU Careggi.
A Careggi infatti è stato da pochi mesi attivato il Centro per la Prevenzione, diagnosi e cura della infertilità (responsabile prof.ssa Vignozzi) dove la coppia viene gestita nel percorso per la ricerca di una gravidanza dagli specialisti, andrologi (afferenti alla SOD di Andrologia, Endocrinologia femminile e Incongruenza di genere, diretta da Linda Vignozzi) e ginecologi (afferenti alla SOD di PMA, diretta da Elisabetta Coccia). Tale percorso di coppia è strutturato in modo da permettere un miglior inquadramento delle problematiche riproduttive e una più appropriata gestione terapeutica della coppia, scegliendo opzioni e tecniche progressivamente più complesse e invasive, quale anche la Procreazione medicalmente assistita.