Pietro Dattolo
La recente approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni della nuova Convenzione farmaceutica rappresenta un cambiamento significativo nei rapporti tra il Servizio Sanitario Nazionale e le farmacie pubbliche e private. Questo accordo introduce una serie di servizi aggiuntivi offerti dalle farmacie, tra cui somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni cliniche di vario tipo.
Come Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze esprimiamo preoccupazione riguardo a queste nuove disposizioni. In particolare, temiamo che l’affidamento ai farmacisti di attività come la refertazione di esami di laboratorio possa compromettere la qualità e l’affidabilità dei servizi offerti ai cittadini. La refertazione richiede competenze specifiche e il rispetto di requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici propri dei servizi di medicina di laboratorio accreditati, che non sempre possono essere garantiti in ambito farmaceutico al di là della professionalità e dell’impegno dei singoli farmacisti, che non sono ovviamente in discussione.
Inoltre, l’ampliamento delle competenze dei farmacisti potrebbe causare una sovrapposizione con i compiti propri di medici e altri professionisti sanitari, generando confusione tra i cittadini e potenziali inefficienze nel sistema sanitario. È fondamentale che ogni professionista operi nel rispetto delle proprie competenze, garantendo così la massima qualità delle prestazioni erogate.
Un ulteriore aspetto critico riguarda l’impatto economico di queste misure. L’introduzione di nuovi servizi in farmacia potrebbe comportare un aumento della spesa sanitaria in un momento in cui le risorse sono limitate e il SSN affronta sfide significative nel garantire servizi essenziali. È quindi necessario valutare attentamente le ricadute economiche di tali scelte per assicurare la sostenibilità del sistema sanitario.
In conclusione, pur riconoscendo l’importanza di potenziare l’assistenza territoriale e la prossimità delle cure, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze ritiene che le modifiche introdotte dalla nuova Convenzione farmaceutica debbano essere attentamente valutate e possibilmente modificate. È essenziale garantire che l’ampliamento dei servizi offerti dalle farmacie avvenga nel rispetto delle competenze professionali e degli standard qualitativi necessari per tutelare la salute dei cittadini.