Intervista alla Dr.ssa Cristiana Maria Baggiore, Direttore Area Diabetologia, Endocrinologia ed Allergoimmunologia Clinica Azienda USL Toscana Centro
Il diabete rappresenta la quarta causa di morte a livello globale, in Italia quanti casi e decessi si registrano?
In Italia si registrano circa 80.000 decessi all’anno per i quali il diabete è concausa determinante. La persona con diabete, non adeguatamente trattato e controllato, incorre molto più frequentemente, rispetto a chi non lo ha, in ricoveri legati a malattie cardiovascolari, scompenso cardiaco, ictus, insufficienza renale fino alla dialisi. È allarmante pertanto notare che, dal 2000, i casi di diabete nell’adulto sono raddoppiati, e che in Italia ci siano almeno un milione di persone che hanno il diabete ma non lo sanno, con conseguenti, gravissimi rischi per la salute. Nel mondo ci sono 530 milioni di persone con diabete, in Europa sono 62 milioni.
La patologia quante persone interessa in Toscana e quante nell’area tra Firenze-Prato-Pistoia?
In Italia sono 4 milioni le persone con diabete, circa 247.000 in Toscana, dove la prevalenza fra la popolazione adulta è intorno al 6.9%, e 102.000 sono residenti nella area territoriale della Toscana Centro.
Diabete malattia curabile? Quali le principali terapie?
Il diabete è una condizione che si può curare efficacemente, a partire dalla terapia fondamentale ed irrinunciabile che è alla base del trattamento, ossia la terapia dietetico comportamentale. Solo con stili di vita adeguati e corretti le terapie farmacologiche potranno avere il massimo dell’efficacia. Oggi la farmacologia mette a disposizione delle persone con diabete terapie che sono in grado di agire sui meccanismi patogenetici che sono alla base della malattia, come la insulino resistenza e la ridotta capacità di secrezione insulinica oltre che sull’infiammazione cronica indotta dall’ iperglicemia, riducendo significativamente la probabilità di sviluppare complicanze d’organo correlate alla patologia. Anche i diabetici che necessitano di terapia insulinica sostitutiva oggi possono giovarsi di strumenti tecnologicamente avanzati per l’erogazione in continuo dell’ormone, con notevoli vantaggi sia nella gestione della terapia che sulla qualità di vita.
Nel diabete quanto conta la diagnosi precoce?
Sappiamo che per ogni diabetico noto ce n’è un altro non diagnosticato e che tanto più tardivamente si arriverà alla diagnosi, tanto più alto sarà il rischio di insorgenza di danni d’organo irreversibili. Oggi per altro sappiamo anche che la prevenzione primaria del diabete nell’adulto è possibile: riduzione del peso corporeo, attività motoria regolare, astensione dal fumo, uno stile di vita sano, sono in grado di dimezzare il rischio di sviluppare diabete nei soggetti a rischio. È fondamentale, quindi, attuare tutte le possibili strategie per informare adeguatamente la popolazione sui rischi connessi ad uno stile di vita non corretto e favorire i comportamenti virtuosi, che hanno dimostrato un’efficacia nella prevenzione delle malattie metaboliche, maggiore di quanto ottenibile con soli approcci farmacologici. “Diabete e benessere” è il tema scelto per il World Diabetes Day 2024, che si celebra in tutto il mondo il 14 novembre. In questa Giornata mondiale del diabete, mettiamo il benessere al centro della cura e diamo inizio al cambiamento per una vita migliore con il diabete.