Intervista alla professoressa Linda Vignozzi, presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze
Nei prossimi anni la sanità sarà caratterizzata da una rivoluzione tecnologica, nuove tecnologie per la cura e l’assistenza dei pazienti?
Sì, la sanità sarà caratterizzata da una rivoluzione tecnologica. Nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale (IA) e i medical device impiantabili e indossabili, svolgeranno un ruolo cruciale non solo migliorando l’efficienza e l’efficacia delle cure mediche, ma offrendo anche nuove opportunità per la diagnosi, il trattamento e la gestione delle malattie. Attraverso l’analisi di grandi quantità di dati, specifici algoritmi avanzati possono già ad oggi identificare “pattern” e fare previsioni che superano le capacità umane. Un’applicazione chiave dell’IA è nella diagnostica medica. I sistemi di IA, come quelli basati sul “machine learning”, sono in grado di analizzare immagini mediche con un’accuratezza paragonabile, se non superiore, a quella dei medici specialisti. Ad esempio, l’IA può rilevare anomalie nelle scansioni di risonanza magnetica o nelle radiografie, facilitando la diagnosi precoce di malattie come il cancro. Oltre alla diagnostica, l’IA viene utilizzata nella personalizzazione dei trattamenti. Attraverso l’analisi dei dati genetici e clinici, gli algoritmi di IA possono aiutare a formulare piani di trattamento personalizzati, ottimizzando i risultati e riducendo gli effetti collaterali. Inoltre, l’IA trova applicazione nella gestione dei pazienti e nelle operazioni sanitarie, potendo migliorare l’efficienza amministrativa e consentire, auspicabilmente, ai medici di concentrarsi maggiormente sulla cura del paziente.
Sarà, dunque, importante potenziare i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia con lezioni sull’intelligenza artificiale e sulle nuove tecnologie? Nuove tecnologie che hanno anche conseguenze organizzative e implicazioni etiche……
Per quanto sopra detto, è assolutamente indispensabile implementare nel corso di studio le conoscenze e competenze degli studenti in Medicina e Chirurgia in IA e nuove tecnologie al fine di integrare la pratica clinica quotidiana. Tuttavia, oltre a riconoscere gli importanti potenziali benefici dell’utilizzo della IA in medicina, sono anche da enfatizzare alcuni problemi etici e criticità. La prima preoccupazione e criticità riguarda la necessità di proteggere i dati sensibili dei pazienti e soprattutto di comprendere e proteggere gli algoritmi di IA che vengono utilizzati per prendere le decisioni e indirizzare le scelte cliniche. Infatti, se i dati inseriti per l’addestramento dell’IA venissero inseriti in maniera errata o viziata, si creerebbero algoritmi decisionali errati o viziati. L’IA permeerà sicuramente la medicina dei prossimi anni, pertanto la comunità medico-scientifica dovrà velocemente interrogarsi e risolvere queste criticità e problemi etici. Ben consapevoli del profondo cambiamento che ci troveremo a vivere nel prossimo futuro, dovremo mantenere ben saldo il ruolo centrale del medico e degli altri operatori sanitari. Se da una parte l’IA e le nuove tecnologie aiuteranno il medico e gli altri professionisti a velocizzare, ottimizzare e efficientare il percorso assistenziale e le decisioni diagnostiche-terapeutiche, non potranno mai sostituire il dialogo medico-paziente, che è il primo importantissimo step di una diagnosi accurata ed efficace e della fiducia della persona nei confronti del medico. Difficilmente tutte queste importantissime componenti del processo di cura saranno garantite dall’intelligenza artificiale. È indubbio, quindi, che i corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia debbano rinnovarsi periodicamente inserendo nuovi concetti e nuove competenze come quelle sulle nuove tecnologie e l’IA richieste ai professionisti del futuro, ma devono anche rafforzare e potenziare l’acquisizione delle competenze cosiddette “soft”, quali le capacità comunicative e interpersonali, l’empatia, e il lavoro di squadra. Il corso di Laurea di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze ha modificato, recentemente, il percorso formativo implementando proprio questi ultimi aspetti e inserendo attività svolte a piccoli gruppi finalizzate all’acquisizione delle competenze cosiddette “soft” e all’acquisizione di un comportamento deontologicamente corretto fin dal primo anno di corso di laurea. Queste attività sono affiancate anche da laboratori e attività a piccoli gruppi per l’acquisizione di competenze tecniche e pratiche effettuate in simulazione e con l’uso di manichini. Nel prossimo cambio di Ordinamento potenzieremo anche i corsi centrati sulle nuove tecnologie, i medical device e l’IA. Questo profondo rinnovamento pedagogico del Corso di Laurea sta avvenendo grazie al contributo prezioso di numerosi docenti del Corso di Laurea e della Scuola di Scienze della Salute Umana, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Firenze ma anche del Teaching and Learning Center di Ateneo (https://www.tlc.unifi.it/index.html#) e grazie anche al contributo del L’Università europea per il benessere (EUniWell; https://www.unifi.it/it/ateneo/nel-mondo/european-university-well-being-euniwell) che è un’alleanza fondata dalla Commissione europea nell’ambito dei programmi Erasmus+ e Horizon 2020, e dove l’Università di Firenze ha un ruolo leader nel promuovere una prospettiva intersettoriale e interdisciplinare, per rinnovare l’istruzione europea.