Nell’ambito della CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE DEI DANNI ALLA SALUTE UMANA DA ESPOSIZIONE ALLA PLASTICA (https://www.isde.it/progetto-plastica/), pubblichiamo questo mese il progetto denominato “LO SPORT NON E’ UN GIOCO DI PLASTICA” che vuole fornire informazioni ed indicazioni concrete per cercare di regolamentare quanto più possibile un fenomeno che a livello mondiale ha raggiuto un livello elevatissimo di criticità: l’impiego della plastica nel mondo dello sport.
Lo sport, nel bene e nel male e a qualsiasi livello praticato aspetto imprescindibile di ogni società, consuma quantità enormi di plastica sotto forma di bottigliette per l’acqua, bottiglie per saponi e detergenti, borracce, integratori e merendine confezionate in monoporzione, abbigliamento in poliesteri (anche usa e getta), materiali tecnici, gadget, strumenti e ausili per gli allenamenti.
Un dato solo dovrebbe essere sufficiente a farci capire quale catastrofe potenziale ci troviamo oggi di fronte: uno studio pubblicato nel Regno Unito ha stimato che in media una partita di calcio in Europa genera da 1,82 a 6,81 kg di rifiuti per spettatore. Tenendo conto di tutte le partite organizzate dalle associazioni calcistiche nazionali europee, la produzione complessiva di rifiuti prodotta solo da questi eventi è stimata in 750mila tonnellate all’anno!