Francesco Bonomi, specializzando in Reumatologia, Firenze
Elisabetta Rosi, dirigente medico in Pneumologia, Firenze
Laura Tavanti, dirigente medico in Pneumologia, Pisa
Enrico Selvi, dirigente medico in Reumatologia, Siena
Alessandra Della Rossa, dirigente medico in Reumatologia, Pisa
Marco Matucci Cerinic, Professore Ordinario in Reumatologia, Milano
Sara Tomassetti, Professore Associato in Pneumologia, Firenze
Elena Bargagli, Professore Ordinario in Pneumologia, Siena
Serena Guiducci, Professore Associato in Reumatologia, Firenze
Abstract:
In Toscana la gestione delle malattie interstiziali polmonari si distingue per un approccio multidisciplinare e centralizzato. La collaborazione tra pneumologi, reumatologi e radiologi dei principali ospedali regionali (Firenze, Pisa, Siena) facilita una diagnosi rapida e trattamenti personalizzati. L’innovazione include un registro per le malattie rare e incontri multidisciplinari online, migliorando la qualità della vita dei pazienti e favorendo l’accesso a terapie innovative.
Parole chiave: Malattie interstiziali polmonari, Approccio multidisciplinare, Farmaci antifibrotici, Registro Malattie Rare, Qualità della vita
Le malattie interstiziali polmonari rappresentano un gruppo eterogeneo di oltre 200 differenti condizioni patologiche del tessuto polmonare, caratterizzate da manifestazioni cliniche, funzionali e radiologiche simili, che portano a significativa morbilità e mortalità. Queste malattie possono essere classificate come primarie, come nel caso della Fibrosi Polmonare Idiopatica o secondarie, associate ad altre malattie sistemiche, come varie patologie reumatologiche (per esempio, Sclerosi Sistemica, Artrite Reumatoide). L’introduzione di farmaci antifibrotici ha rappresentato un progresso promettente nel rallentare la progressione di queste malattie e nel migliorare la qualità della vita dei pazienti. La ricerca sugli agenti immunosoppressivi è inoltre in corso, con il recente via libera al Tocilizumab per il trattamento della Sclerosi Sistemica associata a malattia polmonare interstiziale.
Un elemento fondamentale nella gestione di queste patologie è l’approccio multidisciplinare, che prevede una collaborazione stretta tra pneumologi, reumatologi e radiologi per accelerare il processo diagnostico e permettere una gestione e trattamento personalizzati del paziente.
Un recente incontro in Toscana ha messo in evidenza l’importanza di condividere esperienze e strategie tra gli specialisti dei principali ospedali della regione (Firenze, Pisa, Siena), che gestiscono i pazienti affetti da queste condizioni. La Toscana si è distinta per aver centralizzato la diagnosi delle malattie interstiziali polmonari e creato un registro per le malattie rare, facilitando così la rete tra i centri di riferimento. Questi centri, conformemente ai criteri della Rete di Riferimento Europea, sono autorizzati a prescrivere trattamenti innovativi e partecipano attivamente alla ricerca.
L’innovazione risiede nel sistema di incontri multidisciplinari online, avviati nei primi mesi del 2010, che permettono uno scambio costante tra ospedali di diverso livello, migliorando la gestione dei pazienti attraverso la discussione di casi clinici e la condivisione di competenze specialistiche.
La discussione multidisciplinare permette una valutazione approfondita dei pazienti, fondamentale per determinare l’opportunità di procedure diagnostiche invasive e per decidere l’inizio o la modifica del trattamento. In particolare, nei pazienti reumatologici, il trattamento antifibrotico può essere avviato solo dopo aver evidenziato un fenotipo progressivo della malattia.
Queste pratiche non solo aiutano a rallentare o arrestare la progressione delle malattie, ma migliorano significativamente la qualità della vita dei pazienti, spesso gravati dagli effetti collaterali dei farmaci. La comunicazione aperta con i pazienti è cruciale per garantire l’aderenza al trattamento e per far comprendere le strategie disponibili per migliorare la loro condizione, come la riabilitazione respiratoria o il supporto psicologico.
Tuttavia, persistono sfide significative, come le limitate risorse, l’accessibilità alle strutture ospedaliere, specialmente per i pazienti di aree remote e le lunghe liste d’attesa per gli esami di follow-up. Questi ostacoli sono stati parzialmente superati, ma richiedono ulteriori miglioramenti.
In conclusione, la gestione delle malattie interstiziali polmonari in Toscana rappresenta un esempio di continui sforzi e innovazione nel trattamento di queste complesse patologie, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Rimane tuttavia la necessità di ulteriori miglioramenti per affrontare le sfide esistenti, attraverso un lavoro più coordinato e decentralizzato, una maggiore allocazione di risorse e campagne di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza su queste malattie.
L’autore Rosi Elisabetta dichiara di aver ricevuto i seguenti finanziamenti o di avere i seguenti contratti in corso, personali o istituzionali, con soggetti pubblici o privati i cui prodotti o servizi sono citati nella pubblicazione: Boehringer Ingelheim