“Quello delle aggressioni a medici e personale sanitario è un fenomeno inaccettabile e purtroppo fuori controllo. Per contestarlo servono sensibilizzazione, prevenzione e tempestività della denuncia”.
A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Firenze, dopo l’aggressione avvenuta ieri a Careggi, dove un uomo sui 35-40 anni ha seminato il caos per tre ore nei reparti di Radiologia e Chirurgia perché pretendeva di essere operato.
“Il diritto alla cura ed il diritto alla sicurezza devono andare di pari passo – sottolinea Dattolo -. In Toscana si sfiorano le mille aggressioni all’anno ai danni degli operatori sanitari e socio-sanitari. I dati parlano chiaro: su una platea di circa 55 mila dipendenti complessivi delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale, le aggressioni verbali e fisiche rappresentano una percentuale preoccupante. Nel 2021, secondo l’Osservatorio regionale, si sono registrate oltre 800 aggressioni e la nostra sensazione è che oggi siano vicine a 1.000 all’anno. A percorsi di prevenzione e denuncia puntuale si deve accompagnare una svolta culturale, dobbiamo continuare a fare fronte comune per invertire un trend che resta inaccettabile. Le aggressioni riguardano tutti, personale amministrativo, operatori socio-sanitari, infermieri, medici, assistenti sociali, educatori e altro personale sanitario”.
“Il rispetto per il lavoro e per la dignità umana dei professionisti, che ogni giorno sono coinvolti in prima linea per garantire la salute pubblica, non può essere mai un fatto residuale. E il percorso da compiere per garantire la loro tutela – conclude Dattolo – è ancora lungo”.