Intervista al Dott. Luciano Gabbani, direttore Dipartimenti assistenziali integrati, Medico Geriatrico Direttore Geriatria per la Complessità Assistenziale Aou Careggi)
Quali i numeri degli anziani in Toscana? Che percentuale rappresentano della popolazione?
Gli anziani rappresentano un cittadino toscano su quattro (25,8%) e di questi il 17% ha 85 o più anni, e poco più del 30% ha tra i 75 e gli 84 anni. La conseguenza di questo fenomeno demografico è l’aumento del numero dei malati cronici e delle persone non autosufficienti, quelle che hanno limiti per svolgere in modo autonomo le attività quotidiane essenziali per vivere, come mangiare, lavarsi, alzarsi, spostarsi.
Quale l’aspettativa di vita?
In Toscana gli uomini, compiuti i 65 anni di vita, hanno di fronte a loro, come aspettativa di vita, altri 19 anni, di cui circa la metà in buona salute. Le donne hanno invece un’aspettativa di vita di circa 22,3 anni dei quali solo un terzo in buona salute. Le donne sono quindi più longeve degli uomini ma, più spesso, lo fanno con almeno una malattia, più o meno invalidante.
L’isolamento sociale aumenta con l’età? La solitudine abitativa è un fattore di rischio?
Sì, il numero di anziani che vivono da soli aumenta con l’età. La percentuale raggiunge il 25,6% tra gli 85enni, e sono le donne più spesso a trovarsi in questa condizione. Vivere da solo, per un anziano, può essere una scelta e perché il soggetto è perfettamente “fit”. Ma può anche essere una condizione non voluta dall’anziano che può avere qualche limitazione funzionale e, quindi, di essere nella condizione di avere la necessità di un supporto da parte dei famigliari o di una badante. La solitudine abitativa rappresenta comunque un fattore di rischio, e non solo in caso di malori o cadute eventi nei quali l’anziano ha difficoltà nel chiedere aiuto.
L’isolamento sociale è una situazione nella quale si possono trovare gli anziani nel momento in cui viene meno il loro ruolo all’interno delle relazioni e delle attività lavorative, e può interessare anche coloro che non vivono da soli. Quante sono le coppie di ultra ottantacinquenni che pur non vivendo da soli sono a rischio di isolamento sociale? Può avere cause psicologiche (depressione, circa il 21% dei soggetti over 85 hanno sintomi di depressione), fisiche, può essere dovuto a patologie o disabilità che ne compromettono la possibilità di uscire liberamente, oppure essere dovuto a problemi sociali o culturali che limitano l’anziano nel frequentare determinati contesti. L’isolamento sociale e il vivere da soli rappresentano una condizione che può influenzare negativamente lo stato di salute, in particolare sul piano psichico e sul piano cognitivo. Il rischio di isolamento aumenta interessando circa il 40% degli ultra ottantacinquenni.
Farmaci e anziani: più si invecchia e più aumentano le patologie…..
Una condizione frequente negli anziani è quella di essere affetta da più patologie (polipatologia). Gli anziani con almeno una patologia rappresentano l’84% del totale e quelli con almeno due patologie il 58%, il 16% ne ha quattro o più; negli anziani over 85 uno su quattro soffre di più di quattro patologie. La polipatologia ha come conseguenza la necessità di assumere più farmaci (polifarmacoterapia); questa può essere spesso appropriata ma comporta un rischio di eventi avversi e, talvolta, un aumentato rischio di morbilità e mortalità. Questo rischio è particolarmente evidente quando la polifarmacia include farmaci potenzialmente inappropriati: quelli per i quali il rapporto beneficio/rischio è sfavorevole. Questa è una situazione nella quale sono necessari, da parte del medico, una particolare attenzione nella prescrizione di farmaci e una costante revisione delle terapie in atto, limitando, per quanto possibile, un uso eccessivo di farmaci (riconciliazione e deprescrizione delle terapie). In Toscana circa il 40% degli anziani assume da 5 a 9 farmaci, l’8% 10 o più. Gli eventi avversi da farmaci, che possono determinare anche ricovero ospedaliero, aumentano in modo proporzionale al numero dei farmaci assunti.
La fragilità complica l’autonomia funzionale…….
Quasi la metà (45,3%) degli anziani over 85 presenta una situazione di compromissione dell’autonomia funzionale (autosufficienza) che è spesso preceduta da uno stato di fragilità. Condizione questa nella quale il soggetto ha una riduzione delle capacità di risposta agli stress di varia natura (ambientali, eventi patologici) che può incontrare quotidianamente. La fragilità è dovuta alla riduzione delle riserve fisiologiche dei vari organi ed apparati che accompagna l’avanzare dell’età; è quindi una condizione di equilibrio precario che eventi improvvisi possono turbare facendo peggiorare il livello di autosufficienza del paziente o, anche, determinare più facilmente uno stato di malattia.
La solitudine ed il caldo sono un mix pericoloso per l’anziano…..
Per questo paradigma dell’età avanzata è chiaro che improvvise modifiche dell’ambiente esterno, come per esempio l’elevata temperatura estiva o una condizione di ridotto supporto sociale, possono determinare eventi anche catastrofici nell’anziano. Il periodo estivo è particolarmente critico per le persone avanti con gli anni. Il ridotto senso di sete, la mancata revisione delle terapie (aggiustando, se necessario, le dosi di alcuni farmaci di uso diffuso in questi pazienti, diuretici, anti ipertensivi, per esempio) sono elementi da tenere sotto controllo. Il venir meno o anche l’indebolirsi della rete sociale di sostegno, associato alla difficoltà ad affrontare il caldo estivo, alla presenza di barriere architettoniche (scale in mancanza di ascensore), possono, per esempio, rendere difficoltoso l’approvvigionamento dei farmaci essenziali, dei beni di uso quotidiano, condizionando situazioni di maggior rischio per i soggetti anziani.
Riferimenti bibliografici:
“La salute degli anziani in Toscana” documenti Ars Toscana numero 116 2022.