Letti per Voi
Forse finora i medici non hanno posto sufficiente attenzione alle cardiomiopatie che, invece, colpiscono circa il cinque per mille della popolazione. Laura D’Ettole e Franco Cecchi ce lo ricordano con questa loro fatica “Il Cuore Grande” ed. Polistampa, un breve e intenso libretto che affronta il tema da un punto di vista assai meno frequente nella pubblicistica medica, la medicina narrativa.
“Prendersi cura dei propri pazienti” è il massimo interesse degli autori e dei loro collaboratori e non soltanto da un punto di vista meramente tecnologico, potremmo dire clinico in senso tradizionale, ma ponendo attenzione alle loro condizioni di vita, alle loro emozioni, al contesto familiare e di lavoro.
Un atteggiamento “one health”, si dice ora, e noi preferiamo ancora parlare di una visione umanistica della medicina, atteggiamento del medico che resta oggi e sarà sempre quello vincente perché porta vero e concreto aiuto a chi soffre.
Il libro è una raccolta di vite e di esperienze di pazienti, ciascuna con un breve commento. Ne nasce una sorta di registro di vite vissute che integra il registro nazionale delle cardiomiopatie che Cecchi ha inaugurato in Italia. Una serie di diversi e comuni vissuti, vere e proprie “tranches de vie” che conducono a una riflessione importante: la salute non è solo “assenza di malattie” come vuole l’OMS ma anche il conseguimento di una nuova normalità – secondo Canguilhem non alla Vannacci – che esprime l’adattamento e il coping che ognuno può raggiungere con l’aiuto di sé stesso e del curante.
Questo prezioso piccolo libro richiama i medici all’attenzione a una patologia che da esotica è divenuta d’attualità anche grazie alle innovazioni diagnostiche e terapeutiche: ma ricorda ancora una volta che la medicina è arte dell’uomo, individuale e empatica, non riducibile mai a mera tecnicalità o a prestazione economica.
Antonio Panti